CLIL è l’acronimo di Content and Language Integrated Learning ovvero l’apprendimento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera. In parole più semplici imparare una qualsiasi materia – tra le più adatte e sperimentate ci sono le scienze, la geografia e la storia – nella lingua straniera che stati studiando. Vediamo che questa metodologia, che alla scuola superiore è stata introdotta dalla riforma avviata nel 2010, viene comunemente usata da alcune maestre del nostro istituto fin dalla Primaria e, a ben vedere, gli stessi libri della Primaria, propongono già alcune semplici nozioni di scienze in inglese.
Alla Secondaria di I grado i docenti di lingua straniera sviluppano anche contenuti di storia, geografia, arte e questo favorisce la collaborazione tra colleghi: ad esempio su Picasso possono lavorare in contemporanea sia l’insegnante di spagnolo sia quella di arte, sulla II guerra mondiale o su Elisabetta I si troveranno a collaborare le docenti di storia e di inglese e così via. Anche alcuni libri si stanno aggiornando e propongono sezioni si storia in inglese etc. Per gli alunni tutto questo è sempre stimolante e, a prescindere dal livello, si ottengono risultati positivi. Nei casi in cui la competenza linguistica sia elevata – non dimentichiamo che ben 22 alunni del nostro istituto hanno conseguito il livello B1 – in sede di esame di terza media è sempre più frequente rimanere impressionati da ragazze e ragazzi capaci di esprimersi fluentemente su argomenti studiati ed approfonditi in maniera personale non solo in italiano, ma anche in inglese o spagnolo o francese con una competenza linguistica che la nostra generazione acquisiva all’università!
E’ proprio per promuovere le competenze espressive e linguistiche che la nostra scuola vuole incentivare l’uso della metodologia CLIL nella didattica ed è per questo che alcuni di noi si stanno formando e hanno deciso di mettersi in gioco.